Autunno e inverno

La castagna “della Madonna”, il dono del Gigante
Cultivar tipica del Roero, prima in tutto: nell’arrivare sui mercati grazie alla sua maturazione precoce, nell’apparire sui libri di storia…

I funghi, guardiani dei boschi del Roero
Le prime note circa i funghi roerini risalgono addirittura al Medioevo: quando la “Silva Popularis” trovò per la prima volta la degna menzione nelle bolle imperiali, e subito nacque il mito attorno a quel prodotto saporito…

Il Mais “Ottofile”: alfiere della tavola contadina
Come il grano tenero che adorna i versanti nei cambi di stagione, questa varietà di mais è crocicchio di sforzo espresso in raccolta e battitura, come una sorta…

Il miele: l’oro che nasce dall’equilibrio naturale
La varietà di fioriture, le vaste macchie dei castagneti, le selvagge rocche, regno dell’invasiva acacia, hanno fornito stimoli e risorse per le attività degli apicoltori, attività che, grazie all’intraprendenza…

La nocciola: figlia d’ingegno, pazienza e terre buone
In pochi, all’inizio, vi credettero. Quando all’inizio del Novecento il Roero fu squassato dalla filossera e dalla grandine, e la “Merica” divenne più che un pensiero per il futuro…

La Pera Madernassa: frutto materno e di confine
Basta il nome a incuriosire: nel suo remoto incrociarsi dei sensi di “Maria” e “Maddalena”, figure evangeliche ciascuna con il proprio ruolo così facile a riflettersi nelle vicende della quotidianità…

Il tartufo: l’enigmatico sovrano del sottosuolo
“Miracolo di natura” secondo lo storico Plinio il Vecchio in età imperiale (allorché già si meritò il nome scientifico di Tuber magnatum pico), il tartufo bianco è un autentico biglietto da visita…

Le tinche di Ceresole: quando la Quaresima diventa festa
Un Roero “di mare”? Quasi: in questa terra vasta, varia e generosa c’è anche spazio per una peculiare varietà di pesce: le “tinche di Ceresole”, allevate nelle peschiere un tempo utilizzate per l’irrigazione dei campi…