Basta il nome a incuriosire: nel suo remoto incrociarsi dei sensi di “Maria” e “Maddalena”, figure evangeliche ciascuna con il proprio ruolo così facile a riflettersi nelle vicende della quotidianità. È la Madernassa: una borgata che, con la consorella Socco, tra Guarene e Vezza d’Alba diventa patria di questa specialissima varietà di pero.
A sua volta, una collisione vegetale tra il prodotto del’uomo (la varietà “Martin Sec”) con la declinazione più selvatica, in grado di donare all’occhio e alla gola un frutto dal colore di un giallo sfumato, dalla polpa generosa e abile sia al consumo fresco quanto alla conservazione per le stagioni più fredde.
Elemento fondante di un piatto rituale come la “cognà” (o mostarda, a dir si voglia), fidanzata ideale dei vini rossi del Roero, la pera Madernassa è un prodotto dell’agricoltura locale ma anche una sorta di piccolo-grande monumento naturale, con tronchi e rami pronti a disegnare linee di primigenio tocco artistico. E che, tra quelle curve, offrono un regalo di natura tutto roerino.