Un Roero “di mare”? Quasi: in questa terra vasta, varia e generosa c’è anche spazio per una peculiare varietà di pesce: le “tinche di Ceresole”, allevate nelle peschiere un tempo utilizzate per l’irrigazione dei campi.
La tanto celebrata delicatezza delle loro carni, veniva da alcuni collegata alle particolari “terre rosse” e da altri alla saliva degli animali che si abbeveravano in quelle acque.
Nei secoli, la tinca ha conosciuto duri pregiudizi ed altrettanto convinti favori, consigliati anche dai lunghi periodi di quaresima.
La tradizione contadina locale le proponeva unicamente nella versione in carpione o fritta.
Un pesce? Non solo: il loro nome, il loro habitat figurano nei documenti d’archivio e, addirittura, in riferimento alla famosa “battaglia di Ceresole” del 1544: dal saccheggio della peschiera di Cascina Palermo, le soldataglie di turno traggono tinche per un valore di almeno cento scudi. le peschiere rappresentano, inoltre, uno degli ambienti più caratteristici del roero e offrono stupende fioriture di ninfee e di fiori di loto di Cascina Gallina.