L’origine di questa famiglia è molto antica e vi sono molte leggende che raccontano la sua nascita. La prima, più fantasiosa, vede come capostipite della famiglia il re Longobardo Rotari (636-652), ma non ci sono documenti ufficiali che comprovino questa tesi.
Un’altra teoria sostiene che i Roero discendano da un condottiero fiammingo chiamato Ghiglion, il quale partecipò nel 1099 alla crociata voluta da papa Urbano II. Guglielmo Roero, giunto in Terrasanta, sfidò a singolar tenzone un capo degli infedeli, che aveva insultato la religione cristiana. Il condottiero riuscì a vincere il duello decapitandolo. I suoi soldati, per celebrarne l’atto eroico, lo trasportarono in trionfo su un carro composto solamente da tre ruote e non quattro.
Per ricordare questo avvenimento ai posteri, nacque lo stemma della famiglia: tre ruote d’argento in campo rosso, che ricorda il particolare carro e il sangue versato del nemico. Il tutto è sormontato da un elmo crociato con sopra un guerriero armato di clava. Sullo stemma poco più in alto si può ancora intravedere il motto della casata a bon rendre (a buon rendere)1.